Fallen in the Follen

fallen_340_1

Angeli caduti in cerca di una redenzione

“…siamo nella dis-persione e nella molteplicità “scordata” dell’esistenza.
Storie di vita spuntate e/o attraversate da fantasmi, dove diventa difficile rintracciare una continuità biografica ed un’unità di senso. Corpi caduti o forse gettati in uno spazio-babilonia onirico e grottesco, dove ai superstiti senza tempo resta un’esistenza da giocarsi nel mondo della follia, immersi in una realtà-oasi dove ai ricordi si aggiungono ombre nomadi in grado di muoversi solamente in una quotidianità vissuta a pezzi..”

Regia e partiture fisiche: Anna Albertarelli
Scenografie: Massimiliano Agostini
Luci: Roberto Passuti
Musiche: Enzo Casacci, Bart Sailer e Roberto Passuti
Costumi: Beatrice Di Lallo
Performers: Ilaria Attanasio, Marcello Camilli, Carlo Maria Falciasecca, Michele Morritti,Francesca Penzo, Roberto Penzo, Emmanuelle Ponthieux, Annegaelle Thiriot

 

pf_fallen_3“…trovare,cercare e verificare come corpi diversi potessero interagire e conoscersi attraverso la danza contact-improvisation e il teatro fisico. La mia ricerca coreografica non è basata sul virtuosismo, ma sulla poetica, questo mi ha permesso di vedere i colori e le mille sfaccettature e potenzialità nascoste delle persone che ho incontrato. Attraverso un training duro e rigoroso, dove le persone si mettono fisicamente ed emozionalmente alla prova per smontarsi e ricomporsi, niente e’ dato per scontato, poiché le stesse abilità differenti non permettono di adagiarsi su cliché o stereotipi di movimento. Superare i limiti fisici per trovare un luogo di incontro, uno stato del corpo libero da preconcetti e da tabù. Cerco la verità del gesto, il respiro di un sussulto o di una scarica nervosa,scavo nel profondo l’unicità (forse dimenticata o troppo spesso inibita) del corpo-persona-emozione. L’esperienza mi ha insegnato ad ascoltare e capire corpi diversi dal mio, e così, osservando in silenzio, ho cercato l’essenza di questi incontri, per trasformarli in forza e poesia e quindi in atto creativo..”
(ANNA ALBERTARELLI coreografa e performer fisica Compagnia Vi-kap)

 

pf_fallen_4“…L’integrazione di mondi possibili ha creato nelle persone interessi specifici che hanno fatto maturare una scelta artistica aperta ad esperienze in continua trasformazione. Il mio intervento non è come terapeuta, poiché non si tratta di danza come terapia (concetto che noi rifiutiamo), né si ha la pretesa di “fare guarire” o nascondere le differenze, ma di ricercare, anche con la mia esperienza artistica, l’integrazione attraverso una conoscenza reciproca e profonda, nel tentativo, per entrambi, di recuperare le potenzialità fisiche e creative residue…”
(ROBERTO PENZO psicologo e psicoterapeuta Compagnia Vi-kap)

 

Performances

  • 14-15 Giugno 2001: T.P.O.2 Bologna
  • 14 Febbraio 2004: Rassegna “ANZICHE’ DANZA”, Marano sul Panaro (Mo)

I commenti sono chiusi.